Scuola Musicale Giudicarie Scuola

Il territorio e il contesto

Il territorio e gli utenti di riferimento

La Scuola opera principalmente sui territori comunali di Tione e Storo e nelle aree che hanno contiguità territoriale con questi comuni. Le situazioni culturali del territorio, cui la Scuola si rivolge, le connesse opportunità di pratiche musicali ed il tessuto socio culturale, offrono un concreto quadro di riferimento alla definizione degli obiettivi formativi. In quest’ottica si collocano anche le pratiche produttive e di spettacolo.

La Scuola musicale è intesa perciò quale soggetto in grado di operare trasversalmente tra le diverse istituzioni scolastiche, i soggetti di educazione permanente, le associazioni e gli enti pubblici e privati.

La Scuola è aperta a tutte le fasce di età. Collabora con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con particolare riferimento alle attività integrative. Contempla percorsi idonei a soggetti in condizioni di difficoltà psicofisiche.

Le modalità di elezione, di funzionamento e le competenze specifiche dei diversi organi sociali, sono indicate nello statuto della Scuola Musicale Giudicarie s.e.

Analisi dei contesti

Il contesto in cui la Scuola si colloca e opera è caratterizzato da una articolata e complessa presenza di normative. In tale contesto assumono rilievo da un lato le disposizioni emanate dalla Provincia Autonoma di Trento che regolano le Scuole sul piano normativa, pedagogico e organizzativo in generale e dall’altro dalla circostanza che la Scuola fa parte di un Sistema articolato a livello territoriale delle Scuole Musicali Trentine, percepite queste ultime quali soggetti indispensabili ad assicurare in modo organico e continuativo nel tempo i servizi connessi con la Formazione musicale di base.

In particolare fino ad oggi abbiamo assistito ad un andamento discontinuo nel tempo, con caratteristiche simili anche sul piano organizzativo e operativo, della domanda in relazione all’offerta. Si potrebbe oggi ipotizzare che questo trend, comunque relativamente prevedibile, possa subire significative variazioni in diminuzione se non accompagnato da una consapevole azione sul piano gestionale e didattico che sappia far uso delle buone pratiche consolidate in realtà simili e sappia dare precisi indirizzi sia in ambito didattico che in ambito gestionale tali da rendere SMG soggetto autorevole e punto di riferimento capace di dare risposte efficaci, fattive e propositive alla gran parte delle domande che emergono a livello territoriale circa i bisogni e i desiderata nei diversi ambiti culturali, formativi e musicali.

Per quanto attiene i riflessi delle diverse articolazioni di domanda, sia sul piano quantitativo che su quello qualitativo, che determinano l’ampiezza dell’assetto organizzativo e la disponibilità di risorse economiche adeguate ad assicurare nel tempo una costanza nell’erogazione del servizio, emerge la necessità, da parte della Scuola, di tenere costantemente rapportati sia gli elementi organizzativi che economici alle nuove finalità che si vanno creando. Pertanto, alla prevedibile stabilità dei trasferimenti finanziari da parte dell’Ente pubblico (se non addirittura ad una loro diminuzione) dovrà contrapporsi la capacità di introdurre autonome risorse di ordine economico rivenienti da attività che la Scuola potrà sviluppare utilizzando strumenti propri ed elevando pertanto il grado di efficienza dell’apparato produttivo.

Il contesto interno è caratterizzato da un quadro di riferimento normativa coincidente con il modello cooperativo, Scuola Musicale Giudicarie s.e. è infatti una cooperativa di servizi. Ciò presuppone che tutti gli “attori” presenti in SMG sappiano riferirsi a quel corpus di norme e valori che animano e regolano il movimento cooperativo. Accanto a ciò è fondamentale sviluppare sempre più, tanto nel CDA quanto nel personale docente e non docente, una cultura del fare impresa di cultura che si è fin ad oggi formata autonomamente nel tempo sulla scorta di parametri tipici di realtà analoghe di matrice pubblica (modello scolastico ordinario). Nel corso del tempo l’attività didattica si è strutturata sulla scorta di parametri e di impostazioni solo in parte mutuati dai modelli tipici dell’impresa e conseguentemente anche la struttura organizzativa risente di una impianto in cui il sistema dei ruoli appare strutturato verso un indirizzo di tipo verticistico piuttosto che articolato in aree funzionali. Nel complesso paiono più evidenti le posizioni che prevedono l’esecuzione di compiti e di mansioni piuttosto che posizioni di responsabilità. L’affiancamento all’attività didattica di altre iniziative di natura imprenditoriale presuppone quindi un riallineamento dell’assetto organizzativo più orientato alle strutture tipiche dell’impresa di cultura.